L'on. Antonio Borrometi, avvocato ed esponente della nostra Associazione, è morto nella notte del 19 gennaio, a Bologna, dove era ricoverato, all'età di 68 anni. Siciliano, di Modica, Borrometi, nel corso del suo impegno civile e politico, ha ricoperto prima incarichi di rilievo nella sua Regione ed è stato poi deputato alla Camera. Lo ricorda in questa nota, il presidente dell'Associazione ex parlamentari, Antonello Falomi:
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In ricordo di Antonio Borrometi e del suo impegno per il Parlamento e per la democrazia nel nostro Paese
"La notizia della scomparsa dell’on. Borrometi mi addolora profondamente come amico e come Presidente dell’Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica, a cui non ha mai fatto mai mancare il suo prezioso e competente contributo.
Come componente del “gruppo giuridico” è stato tra i protagonisti della elaborazione e dell’azione condotta dall’Associazione per ripristinare la legittimità costituzionale e lo stato di diritto in materia di trattamento previdenziale dei parlamentari.
Di Antonio Borrometi ricordo la grande pacatezza, la sobrietà e l’acuta profondità delle riflessioni giuridiche sul ruolo, sull’autonomia e sulla libertà della funzione parlamentare per la quale si è sempre battuto con grande determinazione.
La sua presenza e la sua azione nell’associazione è stata solo una delle tante manifestazioni del suo intenso impegno e della passione politica che hanno contraddistinto la sua vita professionale, politica e istituzionale al servizio della democrazia italiana.
È stato capogruppo della DC e poi Assessore alla sanità della Regione Sicilia. Eletto nel 1996 alla Camera dei deputati nella lista dell’Ulivo, come esponente del Partito Popolare Italiano, è stato componente autorevole della Giunta per le autorizzazioni a procedere e componente del comitato parlamentare peri procedimenti di accusa.
Dalla sua intensa attività legislativa voglio ricordare una sua proposta di legge per la concessione di contributi dello Stato a quegli enti e istituti che si occupano di ricerca storiografica, della conservazione e del recupero di materiale archivistico.
Il suo assillo era quello di far crescere, soprattutto nelle giovani generazioni, la coscienza del cammino percorso dal nostro Paese.
Di lui voglio, infine, ricordare la grande capacità di ascolto e lo spirito di servizio che hanno contraddistinto la sua attività.
Come amico personale di Antonio e come Presidente dell’Associazione voglio esprimere ai suoi familiari i sentimenti del più profondo cordoglio e della nostra vicinanza in un momento così triste."
Antonello Falomi