Antonio La Forgia, ex deputato ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna, 78 anni, è morto ieri, venerdì 10 giugno, a Bologna. Era in sedazione profonda dalla notte tra lunedì e martedì, percorso scelto - con consenso informato - dopo un anno di malattia, un tumore che negli ultimi tempi ne aveva acuito le sofferenze in modo insopportabile. Antonio era un nostro socio, era stato deputato dal 2006 al 2013, nel gruppo dell'Ulivo prima e poi del Partito Democratico. E' stato un politico colto e un amministratore efficace. Il suo lungo impegno civile e politico lo ha visto percorrere l'intera parabola post-bellica del PCI fino alla "svolta" di Achille Occhetto, di cui fu collaboratore stretto e sostenitore convinto, per raggiungere poi il progetto dell'Ulivo di Romano Prodi e Arturo Parisi. Per la realizzazione dell'Ulivo lasciò, nel 1999, i DS di Massimo D'Alema e partecipò in posizioni eminenti prima alla costituzione de I democratici, poi de La Margherita e, infine, del PD. A Bologna, Antonio La Forgia lascia un vuoto particolare e un ricordo più intenso: ne rendiamo conto con un articolo di Olivio Romanini, Corriere della Sera, che di La Forgia traccia un bel profilo e che raccoglie le reazioni di cordoglio del capoluogo emiliano. Ma prima dell'articolo vogliamo ricordarlo anche con un tweet di Arturo Parisi, che di Antonio fu grande amico e a cui Antonio fu per decenni politicamente e umanamente molto vicino:
"Antonio La Forgia ci ha lasciati. Nella vita amico carissimo, in politica generoso compagno di strada. Troppo ricordi, troppo dolore per un tweet. So soltanto che insieme a molti, a molti, sono da ora più povero e solo. Un abbraccio a Chiara e ai suoi e a chi gli ha voluto bene" (Arturo Parisi).
Sul percorso umano e politico di Antonio La Forgia e sulle reazioni del mondo bolognese alla sua morte, ecco l'articolo di Olivio Romanini:
-Olivio Romanini - Addio all'ex deputato pd La Forgia. La scelta della sedazione profonda. Aveva dato il consenso per la rinuncia alle cure. Il cordoglio di Prodi e del presidente della Cei. Le reazioni: il governatore dell'Emilia-Romagna Bonaccini: lui vedeva prima il futuro. La malattia: Nell'annunciare la decisione la moglie aveva detto: "Siamo un paese ipocrita" - Corriere della Sera, 11giu22: