Non guardando indietro ma guardando avanti, pensando al potere immenso dei colossi di Internet nell'era della comunicazione globale istantanea, un articolo di Maurizio Caprara, su "C7" del Corriere della Sera, ripropone l'importanza delle "garanzie" a tutela del buon esercizio della funzione parlamentare, a partire da congrue indennità e congrui vitalizi (o pensioni). "Paghiamo gli onorevoli, saranno meno corruttibili - Buona retribuzione, maggiore indipendenza", si intitola l'intervento contro-corrente di Caprara che, segnalando gli enormi interessi privati in gioco e in competizione per ottenere leggi favorevoli a loro più che alla generalità dei cittadini, conclude osservando che "a colossi del web costerebbe scarsa fatica garantire una vecchiaia economicamente serena a parlamentari che affossassero una norma sgradita, magari con un solo emendamento. Meglio rimanere noi i datori di lavoro di deputati e senatori. E che alle loro pensioni non provvedano poteri privati". Qui di seguito l'intero articolo che segnaliamo e raccomandiamo, in particolare, alla lettura dei Questori di Camera e Senato:
