Gentile dr. Massimo Giletti (pseudonimo di Massimo Filippi),
Ella ha sempre esposto con grande libertà, come è giusto, il suo pensiero.
Qualche giorno fa ho avuto modo di ascoltarla e vederla in puntate della trasmissione condotta dalla dr. Myrta Merlino, figlia della figlia dell’avv. Mario Palermo del PCI, membro del CLN, componente della Consulta nazionale, sottosegretario alla guerra in tre Governi, consigliere comunale e provinciale di Napoli, Presidente dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra, deputato e senatore dal 1948 al 1968, in anni in cui istituirono e votarono il così detto vitalizio.
Pensavo che il titolo della trasmissione è indovinato. Per “L’Aria che tira” ricordo Guccini in ‘Cirano’ “…venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un’arte…”.
Con Lei in studio i giornalisti Rizzo e Greco e libri da pubblicizzare. In video l’avv.Paniz, che appariva imputato perché difensore del diritto.
La dr. Merlino ha condotto.
La Merlino ha introdotto l’argomento, dettando una conclusione arbitraria. Un istituto previsto dalla legge è stato denominato: il vizio dei vizi della politica, il vizio del vitalizio. La stessa ha chiuso la trasmissione come interprete dei sentimenti dei “comuni mortali che non ce la fanno più…”. Vasto programma!
L’intrecciarsi del vociare tra protagonisti e pubblico chiamati all’applauso e al dissenso ha dato l’immagine triste dello sguardo miope che vi caratterizzava, privi di memoria storica e di visione, contabili prigionieri, fossilizzati nell’autoreferenzialità del ristretto cortile.
La trasmissione non ha seguito i criteri della buona informazione. Conduttori e giornalisti inquisitori ed accusatori, nell’intento di distrarre la pubblica opinione dalla condizione economica in cui è l’Italia e dai provvedimenti governativi presi e da prendere, hanno lasciato credere , e lei lo ha affermato, che in questo Paese “ il problema sono i parlamentari che hanno fatto un buco enorme nel Paese con un sistema scandaloso” : espressione rozza e insignificante.
Come un ritornello l’invito del trio giudicante: “Chi fa politica ha il dovere di fare un passo indietro”. Anche lei e gli altri, vissuti nell’assistenzialismo imperante, continuate a proporre elemosina per chi ha bisogno e mai suggerite politiche giuste improntate alla eliminazione delle disuguaglianze . Ma, se c’è una questione morale , per definizione, deve coinvolgere tutti e non viene proclamata dagli invitati a ”L’Aria che tira”.
Incredibile presunzione la sua: farsi dottore di morale e stabilire gli esecutori delle sue decisioni. La qualunquistica , irresponsabile frase che invitava a non parlare di legalità -“usciamo dal discorso della legge” - e a non considerare i cosi detti diritti acquisiti ma a guardare ad una imprecisata questione morale di suo gradimento è segno della decadenza in cui siamo, noi Stato di diritto.
Le banalità lasciano il tempo che trovano e insieme alle falsità alimentano il rancore.
Siamo in un Paese in cui ognuno vorrebbe essere fonte del diritto e corte costituzionale.
Lei poi non si proclami eroe di battaglie non sue e quindi vittima per avere dato fastidio all’universo mondo.
Lei , insieme ad altri, ha cavalcato ondate di malcontento. Per evitare impegnative analisi e pericolosi sconfinamenti in terreni dove abita il vero potere responsabile, è apparso comodo scaricare l’onere su ex parlamentari: operazione impolitica ad opera di incolti mestatori .
Ma lei ed altri come lei , veramente vorrebbero far credere che gli artefici del boom economico sono i responsabili dei mali del Paese? Faccia una critica seria senza inanellare frasi di comodo prive di ragionevolezza.
Ed allora , di fatto, Lei si accoda a coloro che hanno inteso operare a fini punitivi su una sola categoria di persone sulla quale riversare la campagna di odio cui è stato fatto cenno nella trasmissione, proprio da parte della Signora Merlino, sempre dimentica del Nonno.
Se crede in ciò che dice, cominci ad interpellare coloro che hanno alte retribuzioni e dia l’esempio.
Insomma, l’unico organo deputato a legiferare viene da lei contestato; i Parlamentari sono chiamati casta mentre sono soggetti che vengono eletti dal popolo secondo regole condivise democraticamente; tutti possono essere eletti e sono elettori. Questa è democrazia. La casta è proprio altro, non ha legittimità democratica, non è soggetta al giudizio elettorale. Vada a leggere la voce sulla Treccani. La casta è ben definita e mai relativamente ai politici.
Dalle sue considerazioni abbiamo avuto modo di capire che le informazioni in suo possesso appartenevano al repertorio della demagogia populista, al catalogo delle mezze verità, alla collezione delle frasi da pubblicità ingannevole, alla propaganda di basso profilo, ad un armamentario scontato. Lei finge di non sapere che i costi della politica sono altro rispetto ai costi della democrazia. Lei sa che diversi soggetti finanziari hanno interesse a discreditare e a delegittimare la politica e il Parlamento. E lei è nel gioco.
Lei gioca sulla pelle degli altri. Lei gioca col patrimonio di libertà di questo Paese.
Ho notato come ella abbia manifestato indignazione teatrale offrendo all’uditorio notizie estremamente imprecise sulla normativa sui vitalizi dei parlamentari, che nulla hanno a che vedere con analoghi istituti adottati dalle diverse Regioni. Il cumulo poi è dovuto a distinte contribuzioni. Non entriamo in argomentazioni specifiche.
Non mi meraviglio eccessivamente. Conosco le sue penose vicissitudini attinenti al suo rapporto con l’Ordine dei giornalisti e con il mondo della pubblicità. So che moralismo e morale non sono sinonimi. E’ storia vecchia in questo Paese mostrarsi più realista del Re, mettersi in favore di vento in cerca di qualche approdo accogliente, essere camaleonte.
Ecco le sue parole insieme ad espressioni di altri protagonisti dello show , senza considerare la valanga di sciocchezze che a questo proposito ha fatto rotolare in altre trasmissioni al fine di realizzare audience.: “Ve le siete fatte voi” , “è ora di finirla…”, “ mi sono rotto le scatole a parlare di queste cose…”, “guadagnano una media di 6/7000 euro al mese”, “il sistema populista vi distruggerà” , “se avete un minimo di dignità non dovreste neanche sedervi in televisione e parlare di questo…”, e via dicendo. Invece di stigmatizzare il sistema populista pone in discussione i diritti.
Giornalista e/o conduttore, non sa che le norme le fa il Parlamento? E chi dovrebbe legiferare? La dr. Merlino ha ascritto a merito che ‘nessuno di noi (n.d.r. intendendo i giornalisti e i conduttori) si è fatta la legge per se stesso’, e ‘ se la è fatta il Parlamento’. Ma lei si rende conto che di continuo rappresenta il Parlamento come composto da un gruppo di persone animate da interessi personali? Secondo l’originale idea partorita dalla vivace mente della conduttrice ci sarebbe qualcosa che non quadra se si legifera alla vigilia di Natale. In quei giorni si votano bilancio e finanziaria. E poi ridicole le sue formule di ipocrito rispetto, di condanna, assoluzione, sopportazione e mai una parola di sdegno fondato sul rispetto autentico per la democrazia mentre erano in onda le immagini di chi come un tal Di Maio insultava al fine di avere qualche voto e di altri individui, che, usando violenza, in anonimato, offendevano gli ex parlamentari nel silenzio da ritenere complice. Che dire dei sorrisini compassionevoli e divertiti da parte di chi guidava la rappresentazione su copione?
Ad un intervistato è stato dato il consiglio di rinunciare al diritto perché “forse è un po’ troppo, no?” Adesso il quisque de populo in programmini di intrattenimento detta nuove norme e crea il diritto casareccio ,‘de noantri’.
Il dr.Greco si è mostrato annoiato dal dibattito ed infastidito perché gli ex parlamentari hanno ‘cumulato un mare di denaro’. Parole dette in libertà , come quelle usate per invitare Paniz a togliersi la toga di avvocato. “Diamo un esempio positivo!” ha suggerito, rivolgendosi esclusivamente agli ex parlamentari.
Soltanto una volta il dr.Rizzo ha accennato ai contributi versati. Non sempre , in occasione delle programmate campagne anti parlamentari, si è fatto riferimento ai versamenti ed al montante complessivo.
Occorre dare atto al dr. Rizzo di aver ricordato che recentemente per i vitalizi dei Parlamentari il ricalcolo è avvenuto col metodo contributivo, inesistente prima del primo Gennaio 1996.
Il Rizzo, al fine di superare se stesso ha annunciato che “il vero privilegio non è il vitalizio” ma è la pensione che l’ex parlamentare riceve e ha mostrato la propria indignazione perché “abbiamo regalato la pensione a tutte queste persone”.
Siamo a dichiarazioni irresponsabili, tendenti a gettare discredito con informazioni false ed offensive e ad alimentare “il fossato tra la classe politica e i cittadini”, del quale il Rizzo dice di dolersi. Il giornalista ha messo in dubbio la legittimità delle pensioni da lavoro dipendente degli eletti che dovrebbero anche rinunciare al vitalizio ricevuto.
La pensione da lavoro come pubblico o privato dipendente è alimentata dai contributi dovuti e da contributi figurativi che vengono versati per coloro che sono eletti, che vengono posti in aspettativa obbligatoria come è accaduto per chi in anni lontani ha svolto il servizio militare se già dipendente pubblico o privato.
Lei sa che il Parlamentare eletto non può avere promozioni di merito in carriera durante il mandato? E’ norma costituzionale. Si ha soltanto diritto alla conservazione del posto di lavoro, come è giusto, per chi, eletto dai cittadini, è chiamato a rappresentarli senza vincolo di mandato . E non tutti, al rientro, hanno trovato il posto di lavoro come vuole la Costituzione.
Ledere la dignità di ex Parlamentari, tranciando giudizi , assiso in comode poltrone o saltellando dinanzi alle telecamere, non depone bene per lei ed ingenera il dubbio sulla deontologia professionale che risulta di carta velina. Anche condurre e parlare con tono sussiegoso e canzonatorio non è segno di rispetto. Ci rendiamo conto che il talk show non è un programma di rigorosa informazione. Siamo al surrogato sul piano giornalistico.
Non sembra che lei conosca la storia di uomini e donne che sono state in Parlamento.
Pensi ai nomi delle personalità che hanno ricevuto il mandato di rappresentare gli italiani in Parlamento. Pensi alla loro storia. Pensi alle vedove ed ai vedovi di quelle personalità che hanno costruito la democrazia.
Anche il padre della mamma della Signora Merlino, cioè il Nonno, è stato oggetto di improprie, inopportune, indelicate valutazioni. Ricordi questo particolare alla immemore ed irriconoscente Signora, che non ha fatto trasparire alcuna emozione. Le offra solidarietà, mostri nobiltà d’animo. Si discosti da oltraggiosi e ignoranti. Le ricordi che il Nonno, a detta di un tal Di Maio in cerca di voti, è stato annoverato nel gruppo dei ladri e parassiti , che hanno “mangiato sulle spalle dei cittadini per molti anni “ . ‘Parigi val bene una messa’ , disse Enrico di Navarra. La Parigi di oggi è continuare a condurre talk show.
Abbia rispetto, anzitutto evitando di dire sciocchezze. Basta riflettere ed informarsi. Non è cosa difficile. Perché non ha fatto conoscere l’ammontare dei contributi versati che costituiscono il montante sul quale si è fatto il conto per i vitalizi? Perché non ha ricordato che dal 1996 è in vigore il contributivo mentre precedentemente il sistema era retributivo? Si informi su quanti possono andare in pensione con 5 anni di contribuzione e sulle norme della gestione separata. Legga la legge 335 del 1995. Non sa che tutti i professionisti che sono stati anche pubblici dipendenti possono godere di due pensioni i cui contributi sono versati separatamente? Credo sia a conoscenza che il metodo contributivo dall’INPGI per i giornalisti è stato introdotto nel 2017.
Non misura la distanza tra le persone delle quali offende la memoria e lei stesso che si atteggia a giudice monocratico di persone e momenti della nostra storia?
La mia considerazione si estende ai colleghi che si superavano in miserabili giudizi, autocelebrandosi ed autolegittimandosi come animati da profondo amore per la politica. La politica alta non ha bisogno di questi adoratori.
Lei alimenta il qualunquismo indirizzando ogni scontento verso falsi obiettivi, diseducando i giovani.
Le sue confuse argomentazioni, che ormai fanno parte di un canovaccio di maniera, esposto usando tecniche per modulare il tono della voce, nuocciono anche alle giovani generazioni che non meritano lo spettacolo di compagnie di giro e dei figuranti, che appaiono al posto della buona informazione, che andrebbe incentivata e della quale abbiamo bisogno.
L’esposizione mediatica come maitre à penser gioca brutti scherzi ed alimenta l’ego ipertrofico.
Lei certamente ricorda di avere discreditato le Istituzioni additando anziani ex parlamentari che comunque non possono essere chiamati a rispondere di voti dati ed opinioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni (art.68. Cost.). Lei ha invitato i degnissimi ex parlamentari presenti a “L’aria che tira’ a guardare ciò che accade intorno a loro. E lei che ha fatto, visto che dovrebbe aver guardato? Completamente ignobile l’accusa ad un ex senatore di non dare il buon esempio al Paese e l’evidente improntitudine nel volere spiegare il perché. E lei quale esempio offre ? I giudizi temerari possono creare gravi problemi per la sicurezza del soggetto vilipeso. E poi infelici battute, di anonima paternità, come quella sui ‘tacchini’ hanno mostrato la bassezza delle argomentazioni, l’inadeguatezza di chi vuole ergersi a riferimento morale. Di tali comportamenti bisognerebbe chiedere scusa.
Abbia come certezza il culto del dubbio come metodo per raggiungere la verità, nelle piccole come nelle grandi vicende.
Non dimentichi che il nostro è uno Stato di diritto, retto dalla Costituzione. Eviti che le esigenze dello spettacolo possano lasciare in panchina anche i buoni studi.
Cordialmente,
Francesco de Notaris - già Senatore della Repubblica