Pubblichiamo i testi delle tre MOZIONI SUI VITALIZI - che fanno seguito alle sentenze degli organi di autodichia sul cosiddetto "Caso Formigoni" (nella foto, il sen. Luigi Vitali, presidente del Consiglio di Garanzia) -, presentati nell'ordine da M5S-Pd-Leu, Lega-FI-FdI e ItaliaViva, in discussione nella seduta del 26 maggio 2021 in aula al Senato a partire dalle 9.30:
(1-00373) (25 maggio 2021)
LICHERI, MALPEZZI, DE PETRIS, TAVERNA, PERILLI, GRASSO, FERRARI, MIRABELLI - Il Senato,
premesso che sul tema dei vitalizi sono intervenute diverse delibere del Consiglio di Presidenza e decisioni degli organi di autodichia del Senato della Repubblica, in materia di revoca a seguito di condanna penale definitiva;
considerato che:
il Consiglio di Garanzia, con decisione del 18 maggio 2021, ha annullato la delibera del Consiglio di Presidenza del Senato n. 57 del 2015, che prevedeva la cessazione dell'erogazione del vitalizio per gli ex Senatori condannati in via definitiva per reati gravi;
la suddetta ultima decisione è suscettibile di determinare un grave vuoto normativo,
si impegna ad adottare tutte le opportune determinazioni, nelle sedi proprie e competenti, tenendo conto dei principi posti dalla normativa vigente in materia di incandidabilità, volte a disciplinare i casi di revoca del vitalizio dei Senatori, cessati dal mandato, che siano stati condannati in via definitiva per delitti di particolare gravità.
(1-00374) (25 maggio 2021)
ROMEO, BERNINI, CIRIANI, CANDIANI, AUGUSSORI, PELLEGRINI Emanuele, CANTU', CANDURA, BRIZIARELLI - Il Senato,
premesso che il Consiglio di Presidenza, il 7 maggio 2015, ha adottato la deliberazione n. 57 in materia di cessazione dell'erogazione degli assegni vitalizi e delle pensioni a favore dei Senatori che abbiano riportato condanne definitive per reati di particolare gravità;
preso atto della decisione della Commissione contenziosa del Senato n. 664 del 13 aprile 2021 con la quale, in accoglimento di un ricorso, la predetta deliberazione è stata annullata;
considerata la decisione con la quale il Consiglio di Garanzia, il 19 maggio 2021, ha respinto il ricorso presentato in appello avverso la pronuncia di primo grado e ha confermato integralmente nel merito la decisione della Commissione contenziosa,
si impegna a rivalutare, nelle sedi competenti, nel rispetto dei principi dell'articolo 54 della Costituzione e della legge di cui all'articolo 65 della Costituzione stessa, la disciplina dei vitalizi dei Senatori in caso di irrogazione di condanne definitive per reati di particolare gravità.
(1-00375) (25 maggio 2021)
CUCCA, FARAONE, GARAVINI, SBROLLINI, BONIFAZI, CARBONE, CONZATTI, GINETTI, GRIMANI, MAGORNO, MARINO, NENCINI, PARENTE, RENZI, SUDANO, VONO - Il Senato,
premesso che sul tema dei vitalizi sono intervenute diverse delibere del Consiglio di Presidenza e decisioni degli organi di autodichia del Senato della Repubblica, in materia di revoca a seguito di condanna penale definitiva;
considerato che il Consiglio di Garanzia con decisione del 18 maggio 2021 ha annullato la delibera del Consiglio di Presidenza del Senato n. 57 del 2015, che prevedeva la cessazione dell'erogazione del vitalizio per gli ex Senatori condannati in via definitiva per reati gravi,
si impegna ad adottare tutte le opportune determinazioni, nelle sedi proprie e competenti, volte a disciplinare i casi di revisione o revoca del vitalizio dei Senatori, cessati dal mandato, che siano stati condannati in via definitiva per delitti di particolare gravità.