CONFRONTO APERTO - ECCO PERCHE’ LA RIFORMA CALDEROLI E’ UN ATTACCO ALL’UNITA’ DEL PAESE -  La riflessione dell’On. Loiero

CONFRONTO APERTO - ECCO PERCHE’ LA RIFORMA CALDEROLI E’ UN ATTACCO ALL’UNITA’ DEL PAESE -  La riflessione dell’On. Loiero

CONFRONTO APERTO – ECCO PERCHE’ LA RIFORMA CALDEROLI E’ UN ATTACCO ALL’UNITA’ DEL PAESE –  La riflessione dell’On. Loiero

Roma - 19/02/2024 - La Riforma Calderoli sull’autonomia differenziata sta scuotendo l’opinione pubblica italiana e ha generato dibattiti anche molto accesi. Venerdì scorso durante la manifestazione indetta dal Presidente della Regione Campania De Luca in Piazza Santi Apostoli a Roma, assieme ai Sindaci del sud che hanno aderito, si sono registrati momenti ad alta tensione con la polizia. Segnale del poco dialogo fra i vari livelli istituzionali che – in alcuni casi – si contrappongono nettamente alla proposta del Governo Meloni ritenuta di rottura rispetto al valore dell’unità della Repubblica Italiana. Su questi temi apriamo un confronto pubblicando la riflessione dell’On. Agazio Loiero:

 

Per avere un quadro complessivo e veritiero delle ricadute che la proposta di riforma sull’autonomia differenziata avrà sull’intero territorio italiano, bisogna tener conto di una premessa importante.

Va infatti premesso che si tratta di un risultato prodotto dall’accordo tutto interno al centrodestra, in particolare tra la Premier di Fratelli d’Italia e la Lega di Calderoli escludendo in parte dai giochi Forza Italia. Un patto politico insomma che sancisce uno scambio reciproco tra la riforma del premierato e quella dell’autonomia delle regioni.

Ma se passa l’autonomia differenziata, se saltano i residui fiscali regionali, che appartengono ai territori e alle loro comunità di persone, salta completamente il Sud. Questo va detto. E bisogna comprendere che, di conseguenza, salterà l’unitarietà della Repubblica Italiana. E’ proprio questo l’elemento più grave che va compreso. Il valore dell'Unità, rappresentando il lascito più importante della storia del nostro Risorgimento, si è innestato con forza nell'articolo 5 della nostra Costituzione.  Ricordo che uno storico, un personaggio di qualità come Giovanni Verga, nel suo periodo milanese, scrivendo una lettera al proprio nipote in Sicilia, scrisse: “Se io fossi posto davanti al dilemma unità o libertà, io propenderei per l’unità e mi disferei della libertà”. Guardate che sono parole durissime, incredibili, eppure sono scritte, e questa lettera è nei libri di storia.

Sulla base di queste mie riflessioni, si può ben capire che il combinato disposto con la riforma del premierato e il conseguente indebolimento del ruolo del Presidente della Repubblica, ci consegna un quadro deprimente per la nostra democrazia. 

Non possiamo, dunque, fermarci con la nostra opera di persuasione, affinché il Parlamento si rafforzi e trovi gli spazi istituzionali – anche grazie al dibattito pubblico in corso–, per mettere mano alle riforme  in itinere."

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