La sospensione cautelare degli effetti della votazione degli iscritti del M5St su statuto e leadership, decisa da un giudice del tribunale civile di Napoli, con l'effetto congelamento e azzeramento dell'attuale capo del movimento, ripropone la questione del rapporto tra giudici e forze politiche e dello "status" dei partiti (associazioni di fatto) e della loro disciplina (necessità di una legge sui partiti che dia attuazione al dettato costituzionale, ma anche i suoi rischi). Proponiamo due riflessioni sull'argomento: l'editoriale di Piero Ignazi (foto) su "Domani" e un'analisi di Riccardo Mazzoni su "Il Tempo":
1 - Piero Ignazi - I cinque stelle decapitati. Il rischio delle interferenze giudiziarie nella vita dei partiti - Domani, 09feb22:
2 - Riccardo Mazzoni - L'abolizione del finanziamento pubblico è stato l'ultimo passo verso la crisi. Non è una democrazia sana se un giudice decide su un partito - Il Tempo, 09feb22: