Nato per dare forma al "Piano nazionale di ripresa e resilienza", finanziato dai fondi messi a disposizione dall'Unione europea, e per realizzare le riforme necessarie a consentirne l'attuazione, il governo Draghi, sostenuto da un'ampia quanto composita maggioranza, ripropone ad analisti e commentatori in modo nuovo un tema discusso ormai da decenni: vale a dire lo stato di salute del nostro sitema istituzionale (a partire dal triangolo Capo dello stato - Governo - Parlamento) e della capacità della politica (e, quindi, dei Partiti) di misurarsi nel confronto delle idee e di svolgere la funzione di guida e di indirizzo che dovrebbe esserle propria. Dai giornali di oggi abbiamo selezionato tre interventi significativi:
1 - Montesquieu - Se a rischiare è la Costituzione - La Stampa, 17mag21:
2 - Cirino Pomicino - Il Parlamento si svegli o il declino della politica sarà inevitabile - Il Tempo, 17mag21:
3 - Gia.Sal. - L'intervista. Marco Revelli. "Riforme impossibili, a decidere solo Draghi e i tecnici" - Il Fatto, 17mag21: