Una lucida e amara analisi della superficialità con cui il Parlamento sta procedendo a "tagliare" un terzo dei seggi di Camera e Senato. Nel suo commento, Mauro Zampini, ex-segretario generale della Camera, si interroga sulle fragili ragioni che portano un partito come il Pd, la cui cultura dovrebbe essere ben radicata nel costituzionalismo repubblicano, ad associarsi alla concezione antiparlamentare del M5St, movimento che di questa riduzione della rappresentanza, priva di ogni visione di riforma di sistema, si è fatto promotore, facendone per di più un'ideologica bandiera.
Pubblichiamo qui di seguito l'articolo di Zampini, apparso sul quotidiano "Alto Adige" il 7 ottobre 2019, con il titolo: "Le ambiguità dei 5Stelle e il centrosinistra passivo":