I parlamentari italiani ed europei, anche se non più in Parlamento, hanno seguito la politica dagli anni 90 e conoscono il ruolo da protagonista che Silvio Berlusconi ha avuto in tutte le vicende italiane istituzionali ed economiche.
Di fronte alla crisi dei partiti e alla modifica del sistema elettorale egli immaginò di sostituirsi a tutti per dare voce ai tanti elettori moderati rimasti senza punti di riferimento.
Ed è stato punto di riferimento per chi lo ha seguito e per quelli che lo hanno avversato.
Con la scomparsa dei partiti ha inventato il partito personale, che faceva riferimento solo a lui ma con un riscontro forte e consistente nel paese che andava al di là di chi non lo votava. Berlusconi è stato rispettato da tutti così come è stato avversato ma lui rispettava quelli che nei partiti avevano avuto un ruolo per lo sviluppo dell’Italia.
Silvio Berlusconi era scrupoloso e attento anche nei rapporti personali, una persona di grande signorilità.
Il consenso per Forza Italia è poi scemato ed è stato un cruccio per lui perché non riusciva a rappresentare adeguatamente la politica di centro, ma è rimasto egualmente punto di riferimento per tanti. Gli storici diranno che ha inciso profondamente nella storia politica e sociale del Paese.
La sua assenza lascia un vuoto che peserà sulla politica e che forse determinerà nuovi equilibri. Di fronte ad un combattente come lui il riconoscimento e l’ossequio di tutti, di quelli che lo hanno amato e di quelli che lo hanno contestato.