Un convegno importante, di qualità e di grande spessore politico e culturale. Questo il senso dell’iniziativa promossa dall’Associazione ex parlamentari dal titolo “In Parlamento con le donne” che si è tenuto nei giorni scorsi alla Sala della Lupa di Montecitorio. Al centro del dibattito, supportato da interviste inedite a molte protagoniste della vita politica e parlamentare del passato, il varo della riforma del diritto di famiglia alla metà degli anni ‘70.
Ma l’aspetto politicamente rilevante, com’è emerso dal confronto che ne è seguito con vari esponenti politici e giornalistici, è stato quello riconducibile alla qualità, all’autorevolezza e al prestigio di quella classe dirigente. Donne che hanno svolto un ruolo politico fondamentale nel Parlamento ma che, soprattutto, erano leader nei rispettivi partiti e punti di riferimento nella società dell’epoca. Nei diversi campi culturali ed ideali. E la riforma del diritto di famiglia è stata anche l’occasione per rileggere il vivace confronto politico e culturale che ha caratterizzato quegli anni da un lato e che, dall’altro, hanno impresso una accelerazione riformista che ha segnato la stessa crescita della democrazia nel nostro paese. E il ruolo delle donne, al riguardo, è stato decisivo e determinante. Lo conferma la capacità, attraverso il loro impegno e la loro capacità, di essere un vero punto di collegamento tra il “paese reale” e il paese legale”, di saper tradurre le indicazioni che provenivano dalla società in un progetto politico e legislativo di ampio respiro. Donne che, con il loro lavoro e la loro concreta testimonianza, hanno comunque rappresentato un vero ed autentico cambiamento politico e un significativo rinnovamento della vita democratica del nostro paese.
