Il parlamento conta sempre meno e non sembra preoccuparsene. Nel mezzo dell'emergenza e in piena discussione sul rilancio del paese e sui programmi necessari per avviarlo, si fa un gran parlare di "stati generali", qualsiasi cosa ciò significhi, mentre quasi nessuno richiama la centralità del parlamento. E' il tema della riflessione di Furio Colombo (nella foto), giornalista e scrittore, più volte parlamentare, che su "Il Fatto" osserva che il suicidio del parlamento comincia con l'abolizione dei vitalizi e, paradossalmente, proprio all'interno di se stesso trova una quinta colonna che lavora per svuotarlo e renderlo insignificante. Qui di seguito, pubblichiamo la riflessione di Furio Colombo:
Furio Colombo - Il Parlamento suicida: una morte annunciata - Il Fatto, 7giu20: