L'Associazione degli ex-Parlamentari considera una violazione del principio di uguaglianza dei cittadini l'accorpamento del Referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari con le elezioni Regionali ed Amministrative ed è, anche per questo, fermamente contraria all'ipotizzato "Election-day" in discussione in questi giorni alla Camera. Pubblichiamo il documento contro l'accorpamento approvato dal Consiglio Direttivo dell'Associazione che contiene anche l'appello a Deputati e Senatori affinché consentano agli elettori di pronunciarsi in modo libero e consapevole sul referendum costituzionale.
Ecco il documento e, in coda, lo stesso testo diffuso come comunicato-stampa:
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REFERENDUM COSTITUZIONALE: NO ALL’ACCORPAMENTO CON REGIONALI E AMMINISTRATIVE!
Appello dell’Associazione degli ex Parlamentari ai Deputati e ai Senatori
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione degli ex parlamentari della Repubblica, riunitosi in video-conferenza l’8 giugno scorso, ha espresso la sua più ferma contrarietà alla proposta di accorpare in un’unica data le elezioni regionali e amministrative e il referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari, e così provocando una partecipazione asimmetrica che pregiudicherebbe il principio di eguaglianza del voto tra le diverse aree del Paese.
In contrasto con la ratio delle normative vigenti che, anche per questo, vietano di tenere contemporaneamente consultazioni a carattere amministrativo o politico e consultazioni referendarie, si vogliono usare le elezioni locali come arma di “distrazione di massa” per evitare che su una modifica costituzionale che riduce la rappresentatività politica e territoriale del Parlamento italiano, si possa sviluppare un serio confronto di merito, che consenta ai cittadini di valutare e votare in piena consapevolezza.
Solo un dibattito approfondito può far venire alla luce la pericolosità di una riforma della Costituzione che, sotto la spinta di pulsioni antidemocratiche e illiberali, riduce il numero dei parlamentari senza nemmeno avere preliminarmente approvato una legge elettorale che renda il Parlamento corrispondente alla realtà politica del Paese, consentendo in particolare ai cittadini di eleggere i parlamentari piuttosto che farli nominare dalle segreterie di partito e così a ogni territorio la giusta rappresentanza.
Ai cittadini deve essere consentito di esprimersi su una modifica della Costituzione che è figlia dell’idea pericolosa che vuol far credere che l’esercizio della partecipazione democratica sia una perdita di tempo e un costo, un’idea che sta inquinando da anni la vita civile, la politica e le istituzioni democratiche.
Accorpare il referendum con altri tipi di consultazione elettorale col pretesto di un risibile risparmio, significa rafforzare il pregiudizio pericoloso che l’esercizio di un diritto democratico sia un costo di cui si può fare a meno.
Non si può ridurre la democrazia a un problema di costi.
Per queste ragioni il CD dell’Associazione degli Ex-parlamentari della Repubblica fa appello a tutti i parlamentari e in particolare ai promotori del referendum perché si adoperino in ogni modo possibile affinché il referendum si possa svolgere in una data distinta dalle elezioni regionali e comunali, consentendo ai cittadini di decidere in piena e informata coscienza.
Roma, 10 giugno 2020
Elezioni e Referendum Comunicato Stampa 10giugno2020