Ricorsi sui Vitalizi - Falomi a Taverna: "Rispetti le sentenze e basta pressioni sui giudici!"

Ricorsi sui Vitalizi – Falomi a Taverna: “Rispetti le sentenze e basta pressioni sui giudici!”

Antonello Falomi (foto), presidente dell'Associazione degli ex parlamentari, risponde alla vicepresidente pentastellata del Senato, Paola Taverna, che, senza avanzare un solo argomento, continua ad agitarsi contro le sentenze cha hanno dato ragione a Roberto Formigoni e a fare surrettiziamente e indebitamente pressione sui giudici del Senato che si apprestano a pronunciare la sentenza di appello sul ricorso di oltre 700 senatori contro il ricalcolo retroattivo dei vitalizi (v. l'intervista della Taverna in Temi di Attualità): 

"Non so come faccia una Vice presidente del Senato a lanciare appelli che invitano a violare apertamente norme e regolamenti che tutti, e a maggior ragione chi ha incarichi istituzionali, sono tenuti a rispettare.

Come minimo, se vuole continuare a farlo e se vuole essere coerente, dovrebbe rinunciare ai privilegi economici, ai comodi uffici e al personale che l’esercizio delle sue funzioni comporta, tornando, così, al suo ruolo di semplice senatrice.

La senatrice Taverna, vice Presidente del Senato, si sta agitando da giorni nel tentativo di ribaltare il verdetto che i giudici di primo e secondo grado del Senato hanno pronunciato sul caso Formigoni.

Nella sua irrituale agitazione non è stata, finora in grado di opporre uno straccio di contro argomentazione giuridica, alle motivazioni dei giudici che hanno messo in evidenza come solo in caso di latitanza o di evasione un cittadino condannato possa essere privato della pensione.

L’unica cosa che riesce a fare è, come si dice, di “buttarla in politica”, scambiando sentenze di un tribunale per una “questione politica” che chiama perfino in causa, in modo velatamente minaccioso, lo stesso Governo Draghi.

Tenuto conto che nei prossimi giorni, la Commissione di garanzia del Senato deve pronunciarsi sul ricalcolo retroattivo con metodo contributivo dei vitalizi, l’agitazione della senatrice Taverna si configura, di fatto, come una indebita e illegittima pressione sui giudici

Se ci trovassimo di fronte a un tribunale ordinario e se la sen. Taverna non godesse, come è giusto che sia, del privilegio della immunità parlamentare, molto probabilmente i suoi appelli a sovvertire, con armi improprie, una sentenza, la porterebbero di fronte ai giudici

Di fronte alla Vice Presidente del Senato e a quanti del M5S continuano ad agitare la bandiera ormai logora della lotta contro i vitalizi, c’è una sola strada legittima: provare a cambiare le norme da loro stessi inserite nel Reddito di Cittadinanza, sui reati che prevedono la sospensione della pensione.

Interviste, appelli, mozioni a conduttori televisivi compiacenti, servono solo a continuare a prendere in giro gli italiani e a nascondere la cattiva coscienza di un movimento che, nonostante le chiacchiere su presunti privilegi della “casta”, non è riuscito a scalfire il muro dei privilegi delle vere caste che dominano indisturbate il Paese."

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