La proposta dell'Associazione degli ex-parlamentari di utilizzare canali del servizio pubblico dedicati alla didattica, per rendere possibile l'accesso universale di tutti gli alunni alle lezioni nella fase di chiusura scolastica dovuta all'emergenza dell'epidemia da caronavirus, è stata illustrata in una lettera al presidente della Rai, Marcello Foa, e al Presidente della Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisi, Sen. Alberto Barachini. La lettera, firmata dal presidente dell'Associazione, Antonello Falomi, presenta la proposta discussa nel Consiglio direttivo, riunito in videoconferenza il 25 marzo 2020. Ecco il testo della lettera, seguito dal file con il testo firmato su carta intestata:
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Signor Presidente della Rai,
la straordinaria situazione di emergenza che il Paese sta vivendo per fare fronte all’epidemia del coronavirus pone anche al servizio pubblico una sfida senza precedenti e lo interroga su come mettere le proprie risorse al servizio della comunità nazionale con il miglior risultato possibile, non solo sotto il profilo informativo e dell’intrattenimento, ma pure, come non mai in passato, sotto il profilo formativo e didattico. Nel rispetto e nell’apprezzamento di quanto la Rai sta già facendo, l’Associazione degli ex parlamentari, in ragione dell’esperienza, del radicamento e della conoscenza che i suoi associati hanno delle realtà sociali e territoriali, si permette di sottoporre alla Sua attenzione l’idea di concentrare mezzi e risorse a sostegno della scuola pubblica nella forma di una proposta che si può definire “Un canale Tv per ogni classe”.
Questa proposta ha il fine di dare un supporto importante – realistico, efficace e universale - alla scuola italiana in questo momento di grande difficoltà, dove quattro milioni di alunni e migliaia di insegnanti rischiano di vedere vanificato il loro impegno per la perdita, di fatto, di un “anno di scuola”, ciò che comporta l’altro rischio, non meno grave, di "delegittimazione dell'impegno scolastico" (tanto siamo tutti promossi) e il rischio conseguente di delegittimazione anche per gli insegnanti.
Le iniziative messe in atto avvalendosi di tutto ciò che la moderna tecnologia offre è sicuramente utile ed importante per gli studenti degli Istituti Superiori, ma dubitiamo fortemente che lo possano essere altrettanto per tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado. La mancanza di personal computer e di tablet in moltissime famiglie, anche perché sostituiti dagli smartphone; le difficoltà di connessione alla rete internet; le diverse condizioni culturali; la non utilità di tenere davanti allo smartphone gli alunni della “scuola elementare”, ed altri ostacoli che inevitabilmente si frappongono ad una efficace formazione a distanza su base telematica, consiglierebbero di puntare su una soluzione che garantisca agli alunni di tutto il paese le stesse opportunità, ovvero “Un canale TV per ogni classe”, da realizzare in una fascia oraria dedicata (esempio 9/12).
Gli apparecchi televisivi sono presenti in tutte le abitazioni; davanti ad essi genitori, nonni ed altre persone vicine agli alunni possono condividere l’insegnamento dedicato. E ciò potrebbe utilmente essere fatto dalla prima elementare fino alla terza media.
Sarebbe pertanto ottimale che la RAI utilizzasse 8 canali tematici (esempio: RAI Scuola, RAI Storia, RAI 4, RAI 5, RAI Yoyo, RAI Gulp, RAI Premium, RAI Sport) dedicandone uno alla “prima elementare”, uno alla “seconda”, e via via sino alla “terza media”, e che, con la collaborazione del mondo della scuola, tarasse e realizzasse i contenuti in funzione del programma scolastico di ogni singola classe.
Così gli alunni potranno ritrovare il senso della propria “classe”, gli insegnanti potranno interloquire nelle forme che riterranno più opportune con i propri scolari, avendo un elemento comune dato dalle trasmissioni previste per quella classe, e volendo, ci sarà la possibilità di utilizzare anche parte dell’estate per il recupero del tempo perduto. Inoltre, una volta realizzati per la TV i programmi "ministeriali", questi rimarrebbero disponibili, oltre che per questa estate, anche per il futuro, richiamabili sia su internet che sul sito della RAI, in caso di malattia di uno studente, di indisponibilità dell'insegnante o di qualsiasi altra esigenza.
Siamo convinti, Sig. Presidente, che questo suggerimento, possa aiutare la Rai a svolgere al meglio la propria missione di servizio pubblico proprio nella fase straordinaria che il paese sta attraversando e che, in ragione della diffusione universale degli apparecchi televisivi, questa sia la formula più efficace e realistica, per raggiungere l’intera platea scolastica e per prevenire il “divide” didattico e scolastico, che penalizzerebbe i più deboli e svantaggiati, in una circostanza tanto delicata e speciale per tutti.
Antonello Falomi
(Presidente Associazione ex parlamentari)
Roma, 6 aprile 2020