Al Senato ci sono due seggi assegnati per errore a candidati che non ne avevano titolo, secondo quanto ha da tempo accertato la Giunta per le elezioni, ma che non si possono attribuire ai legittimi vincitori delle elezioni perchè l'aula non si pronuncia, nonostante il regolamento dica che si dovrebbe faarlo entro trenta giorni dalla conclusione dell'istruttoria. Un esempio di "malfunzionamento" del regime di autodichia - di cui gli ex parlamentari stanno facendo ampia esperienza - che, anzichè rafforzare il Parlamento, come dovrebbe, lo indebolisce e ne mina l'autorevolezza. La vicenda dei due "eletti senza seggio" è raccontata e commentata da due servizi de "Il Tempo", di cui proponiamo la lettura:
1 - Pietro Di Leo - Il seggio finisce in tribunale. La Giunta delle elezioni ha già accolto le sue ragioni. Ma ora si deve pronunciare l'aula. Che, dall'autunno scorso, nessuno ha convocato. L'aspirante senatore Boccardi, in attesa da msei di un voto sul suo caso, denuncia la Casellati - Il Tempo, 05lug21:
2 - Franco Bechis - Lo scandaolo che alza il velo sull'ipocrisia dei maniaci delle regole - Il Tempo, 05lug21: