Segnalazioni Stampa, 19gen21 - Nuovo assalto "anti-casta" contro la democrazia e il Parlamento

Segnalazioni Stampa, 19gen21 - Nuovo assalto "anti-casta" contro la democrazia e il Parlamento

Segnalazioni Stampa, 19gen21 – Nuovo assalto “anti-casta” contro la democrazia e il Parlamento

Il co-detentore del copyright "anti-casta", Sergio Rizzo (foto). firma oggi su Repubblica un lungo articolo che, sulla base di un parere del Ministero del lavoro, presenta in sostanza come un inaccettabile privilegio l'istituto dell'aspettativa per gli eletti al parlamento e nelle altre assemblee elettive, previsto dallo Statuto dei lavoratori, nel senso che il versamento di contributi figurativi agli eletti che siano anche lavoratori dipendenti darebbe luogo a una illegittima doppia pensione (quella ordinaria e quella parlamentare o regionale). La tesi di una tale illegittimità sarebbe rafforzata dalla definitiva metamorfosi del "vitalizio" in "pensione" (con la riforma del 2012), per cui sarebbe ora di trarne le conseguenze: l'assemblea elettiva paga all'eletto unicamente la quota di contributi per la pensione ordinaria e, finito il mandato, l'eletto se ne torna al suo lavoro. Che dire? Nel mondo ideale di Rizzo, i privilegi valgono soltanto per i ricchi, come ai tempi del voto per censo e del mandato svolto senza indennità. Perchè così, in nome dell'uguaglianza, si muove un ulteriore attacco alla democrazia politica e agli istituti che, storicamente, hanno reso possibile l'accesso alle cariche elettive non solo dei "notabili" ma anche dei lavoratori e delle lavoratrici, cioè di cittadini privi di patrimonio. Un segno della perdita di di ogni rispetto per il parlamento e per la democrazia rappresentativa, che si concentra nell'attacco alla funzione parlamentare, che, non lo si dimentichi, potrà essere accessibile a tutti, come la nostra Costituzione stabilisce, ed esercitata con autonomia e indipendenza, soltanto in forza di garanzie e tutele, anche materiali, assicurate a chi quella funzione è chiamato a esercitare. E' proprio tutto questo che si vorrebbe cancellare. Nello stesso senso va anche un secondo attacco alla funzione parlamentare da parte de Il Fatto, che se la prende oggi con un vicepresidente della Camera reo di avere posto in modo molto sommesso il tema dell'adeguamento delle indennità parlamentari (non solo bloccate da quindici anni, ma anche ridotte dal 2012) e di sostenere l'opportunità della mitigazione delle più macroscopiche ingiustizie perpetrate a danno di ex parlamentari penalizzati gravemente dal ricalcolo retroattivo dei vitalizi.
Ecco i due articoli:

1 - Sergio Rizzo - "I vitalizi sono pensioni". Per i parlamentari doppio assegno a rischio. Dal Lavoro un parere contro il privilegio che consente di scaricare sulla collettività i contributi figurativi per la previdenza - La Repubblica, 19gen21:
1-pensioni figurativi

2 - Ilaria Proietti - L'ultima di Rosato: "Alzare lo stipendio dei deputati" - Il Fatto, 19gen21:
2-proietti rosato indennità e vitalizi

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