Fa discutere la scelta del Senatore Andrea Crisanti (foto), eletto all'estero per il Pd, di preferire all'indennità parlamentare lo stipendio da dirigente pubblico, corripostogli finora dall'Università di Padova e dall'Azienda ospedaliera universitaria veneta. In un'intervista a Repubblica, Crisanti spiega le sue ragioni, mentre un articolo del Corriere della Sera dice che il datore di lavoro si rifiuterebbe di versare al neo-senatore la retribuzione. L'opzione di Crisanti, motivata con ragioni di convenienza, anche contributivo-previdenziale - e fondata sul diritto, finora incontestato, all'aspettativa per chi ricopre cariche pubbliche, in particolare elettive al parlamento nazionale -, non sarebbe un "unicum" ma sarebbe stata (e sarebbe) compiuta, per le stesse ragioni, anche da magistrati e altri dipendenti pubblici. Nonostante ciò, la scelta di Crisanti suscita commenti molto polemici a destra (il Giornale e altri) e tra i commentatori specializzati nella retorica anti-casta (Mario Giordano). Ecco una selezione di articoli:
1 - Enrico Ferro - Il microbiologo eletto col Pd ha rinunciato al compenso da parlamentare. Crisanti: "Senatore gratis, ma la Asl deve pagarmi lo stipendio da medico" - Repubblica, 28ott22:
2 - Redaz. - Il neo senatore dem. Crisanti e lo stipendio: scelgo quello da biologo. Ma l'ateneo dice no - Corriere della Sera, 28ott22:
3 - Francesco Maria Del Vigo - La figuraccia. Crisanti viol tenersi lo stipendio da primario: "Mi conviene, è più alto di quello del Senato". Ma l'ospedale fulmina il virologo Pd: "Niente retribuzione se non lavora" - il Giornale, 28ott22:
4 - Mario Giordano - Crisanti non rinuncia allo stipendio da prof per tutelare la salute del suo conto in banca. Eletto con il Pd, vuole restare a carico dell'Università (contraria). E incassare diaria e rimborsi in Senato. Totale: 26.000 euro al mese - La Verità, 28ott22: