Vitalizi: Falomi critica Fico (che difende la sua delibera e la piazza, ma non i giudici)

Vitalizi: Falomi critica Fico (che difende la sua delibera e la piazza, ma non i giudici)

Vitalizi: Falomi critica Fico (che difende la sua delibera e la piazza, ma non i giudici)

Al presidente della Camera, Roberto Fico, che ha sostenuto, con dichiarazioni a margine di un incontro a Napoli, venerdì, la manifestazione del M5S prevista per il 15 febbraio "sulla questione dei vitalizi ai parlamentari", ha subito replicato Antonello Falomi, presidente dell'Associazione degli ex parlamentari.

Rivendicando il ruolo avuto nella decisione che ha portato al ricalcolo retroattivo e permanente degli assegni agli ex parlamentari, Fico ha spiegato: "Si tratta di una delle prime delibere che ho approvato come presidente della Camera con un taglio e un ricalcolo che fatto risparmiare agli italiani circa 40 milioni, ed e' stata, soprattutto, una promessa elettorale mantenuta, un atto assolutamente importante".

In una dichiarazione rilasciata all'Ansa, Falomi, ha commentato con queste parole le affermazioni del Presidente della Camera:  

"Il Presidente della Camera Roberto Fico ha tutto il diritto di rivendicare come una promessa elettorale mantenuta la delibera sui vitalizi. Non puo', pero', ignorare che la manifestazione del M5S e' stata convocata per impedire che gli organi giudicanti 'interni' possano decidere sulla legittimita' o meno della delibera. Si vuole in sostanza negare agli ex-parlamentari il diritto costituzionale, riconosciuto a tutti i cittadini italiani, di avere un giudice naturale e un giudizio. E' inaccettabile che il Presidente della Camera dimentichi il suo ruolo e avalli l'idea che un organo giudicante si debba comportare come un organo politico e che i "giudici interni, al di la' delle loro opinioni politiche, sono tenuti, come ha sottolineato di recente la Corte di Cassazione, a un comportamento imparziale. Non si puo' difendere l'autonomia della magistratura e poi pretendere che i magistrati interni sentenzino secondo logiche politiche e non secondo diritto. Ci saremmo aspettati che Fico, oltre a difendere la delibera che ha fortemente voluto, avesse difeso anche, come Presidente della Camera, e non con minor vigore, l'autonomia e l'indipendenza del Consiglio di giurisdizione, cioè dei giudici interni, che sono tenuti a decidere della legittimità e della ragionevolezza di un provvedimento che noi contestiamo e che abbiamo ritenuto, fin dal primo momento, incostituzionale e sproporzionato."

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